Comunicato di FederSpecializzandi sulle proposte di riforme

Sono state presentate oggi dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini e dal ministro della Salute Ferruccio Fazio le novità contenute nella riforma del percorso di studi di Medicina.

Le Scuole di Specializzazione dureranno un anno di meno, saranno ridefiniti gli ordinamenti delle scuole stesse verso una maggiore attività pratica soprattutto negli ultimi anni di formazione. Considerato che il contratto viene sottoscritto dagli specializzandi all’inizio di ogni singolo anno, per coloro che hanno già iniziato la scuola di specializzazione è da prevedere l’opzione di poter aderire alla nuova disciplina aumentando la durata delle ore settimanali previste dall’attuale ordinamento.

Ci sarà la possibilità di svolgere il dottorato contemporaneamente alla specializzazione a partire dall’ultimo anno

Il Tirocinio professionalizzante post-laurea potrà essere svolto durante I sei anni di corso di Medicina e Chirurgia.

FederSpecializzandi, pur considerando interessanti gli spunti forniti dalle proposte di riforma dei ministri Gelmini e Fazio, manifesta le proprie perplessità relativamente alla modalità di attuazione delle stesse:

FederSpecializzandi auspica che, alla base della proposta di riforma Fazio, resti esplicita la tutela del ruolo del medico in formazione specialistica che in nessun caso, come recita l’attuale legge 368/99 art 34. e seg, può essere sostitutiva del personale di ruolo.

Il rischio concreto, se così non dovesse essere, è quello che il medico in formazione specialistica si ritrovi a dover sopperire alla carenza di personale ospedaliero, oggi strutturale in molti Ospedali, senza peraltro averne le competenze e con riduzione delle possibilità di assunzione al termine della Specializzazione.

Elemento di fondamentale importanza è altresì la modalità di selezione e di accesso alle Scuole di Specializzazione della quale non si è fatta menzione. Chiediamo che il Concorso diventi nazionale, al fine di eliminare le attuali modalità clientelari con le quali in molti casi viene effettuata la selezione dei candidati alle scuole Scuole di Specializzazione.

Per quanto concerne la proposta Gelmini riteniamo che prima ancora della valutazione degli anni di studio occorra evidenziare i bias della modalità formativa attuale. In Italia esiste una reale esigenza di formazione pratica che affianchi la preparazione teorica, tuttora preponderante, senza dimenticare il ruolo chiave dell’Università. Non possiamo immaginare oggi una formazione che prescinda dall’Università stessa; crediamo invece il connubio Ospedale, territorio, Università l’unica soluzione possibile al fine di formare Medici di alta Professionalità.

Riteniamo infine di imprescindibile importanza la concertazione tra le parti: è assolutamente inaccettabile pensare di rivalutare la formazione medico-specialistica senza chiamare in causa gli attori principali di tale riforma quali i giovani medici in formazione.

Sulla base di tali considerazioni, pertanto, abbiamo richiesto al ministro Fazio la costituzione di un tavolo di lavoro immediata al quale possano prender parte le figure interessate, al fine di programmare una riforma concertata, unico modo per evitare controproducenti strumentalizzazioni della professionalità e del ruolo dei giovani medici, e formare professionisti di alta qualità.

Al momento il Ministro Fazio è stato l’unico a fissare la data di incontro dimostrando apertura quantomeno alle idee dei diretti interessati.

L’Ufficio di Presidenza Confederale


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