Orario di lavoro degli specializzandi: diffuso il parere del Ministero della Salute

Ministero-della-Salute-EurFederspecializzandi con la diffusione del testo riguardante il parere da parte del Ministero della Salute circa l’applicabilità ai medici in formazione specialistica della direttiva europea sull’orario di lavoro, vuole sottolineare e ribadire quanto approfonditamente discusso e definito all’interno della Confederazione e riportare il recente parere emanato dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medico Specialistica.

Come da documento diffuso da quest’ultimo in data 24 febbraio 2016 e in linea con quanto affermato precedentemente da FederSpecializzandi, viene ora anche dal Ministero della Salute inequivocabilmente chiarito che sia la direttiva europea che la legge italiana prevedono per i medici specializzandi le stesse norme sull’orario di lavoro dei dipendenti del SSN (e quindi, le stesse sanzioni per i direttori che non le fanno rispettare).

La Direttiva Europea, quindi, si applica anche ai Medici Specializzandi.

Correttamente, il Ministero fa presente come sia possibile secondo la Direttiva Europea introdurre delle deroghe ad alcuni aspetti per settori come quello medico (ad esempio alle 11 ore di riposo giornaliere prevedendo compensazioni, ma non alle 48 ore settimanali di media).
La deroga può essere introdotta modificando il contratto, o con delibere dei Ministeri competenti, ma ciò non è stato fatto in Italia, e nemmeno mai proposto.
Nonostante i pareri ricevuti sino ad ora da diversi organismi e istituzioni e malgrado le sollecitazioni della nostra Federazione, nessuna posizione ufficiale è attualmente è stata resa nota da parte del MIUR, che non ha saputo rispondere tempestivamente ai dubbi sollevati in merito.

Come già sottolineato da FederSpecializzandi, la Direttiva Europea mette in luce come l’importanza di turni ed orari definiti siano necessari per svolgere al meglio la propria attività lavorativa, tanto più se affiancata ad un periodo formativo.
L’attuale concezione della vita professionale dello specializzando come presenza a oltranza in reparto è tra le cause del ridotto livello formativo delle scuole di specializzazione, ed è indice della scarsa organizzazione del lavoro nei reparti Italiani, oltre che della drammatica carenza di personale.

FederSpecializzandi auspica che dall’applicazione della norma scaturisca soprattutto una revisione del percorso formativo e l’individuazione di standard qualitativi e quantitativi del lavoro che il medico in formazione specialistica deve svolgere nell’ottica di acquisire le competenze e la responsabilità richiesta.