Concorso Nazionale per gli aspiranti specializzandi: conto alla rovescia per l’edizione 2017

Il Decreto Ministeriale relativo alle date per l’esame di abilitazione alla professione medica 2017 è stato emanato con due mesi di ritardo rispetto agli ultimi anni.

FederSpecializzandi auspica che tale ritardo non si riproponga nuovamente anche per il bando di accesso al concorso per le Scuole di Specializzazione, atteso entro il 30 aprile 2017.

Dall’introduzione delle nuove modalità di accesso, non sono infatti mai state rispettate le scadenze prestabilite.

Il Decreto Ministeriale 105 del 30 giugno 2014 (DM 105/2014), contenente il primo Regolamento del concorso su base nazionale, all’Art.2 comma 1 recitava: “Alle scuole si accede con concorso annuale per titoli ed esami bandito entro il 28 febbraio di ciascun anno con decreto del Ministero per il numero di posti determinati ai sensi dell’articolo 35, comma 2, del decreto legislativo n. 368 del 1999”.

Entro il 28 febbraio 2015 era attesa l’emanazione del bando per la seconda edizione del concorso. In tale data, tuttavia, il MIUR tramite un comunicato ufficiale ha reso noto che un nuovo Regolamento di concorso sarebbe stato diffuso a breve, e che il bando relativo sarebbe stato invece emanato entro il 30 aprile, posticipando di due mesi la scadenza prevista rispetto al Regolamento ancora vigente.

Il nuovo Regolamento è stato diffuso tramite il Decreto Ministeriale 48 del 20 aprile 2015 (DM 48/2015) con alcune modifiche (tra cui anche quella in merito alle scadenze relative alla pubblicazione dei bandi futuri, come riportato dal nuovo Art.2 comma 1: “Alle scuole si accede con concorso annuale per titoli ed esami bandito entro il 30 aprile di ciascun anno con decreto del Ministero per il numero di posti determinati ai sensi dell’articolo 35, comma 2, del decreto legislativo n. 368 del 1999”).

Il bando definitivo per il concorso 2015 è stato invece pubblicato il 26 maggio 2015 con il DM 315/2015, e successivamente rettificato il 29 maggio con il DM 321/2015, disattendendo per la seconda volta e con quasi un mese di ritardo la scadenza indicata dal MIUR.

Il copione non è cambiato l’anno seguente, con la pubblicazione del bando in data 20 maggio 2016 mediante DM 313/2016, rettificato 3 giorni dopo mediante DM 319/2016.

Una sintesi di questa cronistoria si può trovare nel documento Cronistoria Bandi e Concorsi.

FederSpecializzandi, pur consapevole delle incertezze che gravano sull’attuale contesto politico, vigilerà sul rispetto delle prossime scadenze ministeriali.

Nel frattempo l’Ufficio di Presidenza ribadisce quanto più volte riportato nei tavoli istituzionali negli ultimi 3 anni: sono ancora troppe le criticità da risolvere e le modifiche da apportare.
A tale proposto, come si può leggere nel documento annuale di analisi sul Concorso presentato per la prima volta nel 2014, sono 5 gli ambiti su cui occorre, in sintesi, intervenire:

  1. Emanazione del bando, mediante la regolare emanazione dei DM e la sincronizzazione con il concorso per il corso di formazione in Medicina Generale;
  2. Modalità di svolgimento del concorso, mediante l’introduzione di una sede unica o poche macro sedi (o eventuale assegnazione randomizzata), controlli capillari e rigorosi, riduzione delle giornate di concorso;
  3. Tipologia dei quesiti, mediante la ridefinizione del pool di quesiti con minima presenza di domande specialistiche e nozionistiche e maggior numero di quesiti generali e impostati sul ragionamento clinico;
  4. Regolamento di Concorso e valutazione del curriculum, mediante la minimizzazione del punteggio di laurea, degli esami e delle tesi attinenti e della media dei voti;
  5. Assegnazione dei contratti, mediante l’introduzione di una graduatoria unica per scuola e sede, e il recupero delle borse perse ogni anno.

FederSpecializzandi esprime soddisfazione per la recente mozione proposta dal CNSU, che finalmente cerca di apportare al concorso di specializzazione alcune modifiche richieste da tantissime sigle dal 2014 in poi.
Si tratta tuttavia di un passo necessario ma non sufficiente, visti i molti punti ancora da risolvere: occorre un impegno formale da parte delle istituzioni per una risoluzione tempestiva delle incongruenze e soprattutto occorre la volontà politica di porre un freno alla preoccupante mancanza di programmazione strategica del personale medico, dovuta all’assenza di risorse economiche per un numero sufficiente di contratti di formazione.

FederSpecializzandi lancia un appello a all’On. Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e all’On. Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, affinché si facciano garanti della tutela di tanti aspiranti specializzandi che da troppo tempo chiedono rispetto per il loro futuro.


da