Comunicato di FederSpecializzandi sulla questione degli specializzandi “non medici”

Federspecializzandi ritiene che la criticità riguardante la situazione degli specializzandi “non medici” non possa continuare ad essere ignorata.

In base al DM del primo agosto 2005 riguardante il “Riassetto Scuole di specializzazione di area sanitaria”, l’accesso concorsuale nelle scuole di specializzazione appartenenti alla “sottoarea servizi clinici diagnostici e terapeutici” e alla “sotto area servizi clinici organizzativi e della sanità pubblica”, afferenti alle “classi delle specializzazioni di area servizi clinici” è garantito sia sia ai medici sia ai “non medici”.Questi ultimi, pur avendo gli stessi obblighi e doveri riguardo alla frequenza nelle scuole di specializzazione, non godono però degli stessi diritti dei colleghi medici e in particolare non viene loro riconosciuta alcuna remunerazione, copertura previdenziale, maternità.

Federspecializzandi ritiene che tale situazione discrimini, violando tra l’altro il principio di eguaglianza, gli specializzandi “non medici” che non si vedono riconoscere i propri diritti professionali e la cui professione viene sminuita rispetto a quella dei colleghi medici.

Federspecializzandi crede infine che il diritto alla formazione debba essere garantito a chiunque acceda ad un percorso di specializzazione, e per tale motivo auspica che la questione sia affrontata e risolta al più presto mettendo fine a questa ingiusta disparità di trattamento.

La presidenza di Federspecializzandi


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