FEDERSPECIALIZZANDI PARTECIPA A COMITATO CENTRALE FNOMCeO PER DISCUTERE CRITICITA’ FORMAZIONE SPECIALISTICA. FederSpecializzandi: proponiamo una maggiore collaborazione per determinare i fabbisogni reali di medici e specialisti e per definire programmi di formazione pre- e post- laurea effettivamente rispondenti ai bisogni di salute della popolazione.
In seguito alla lettera aperta inviata da FederSpecializzandi al Presidente della FNOMCeO Dott. Amedeo Bianco per denunciare la condizione di disagio formativo degli specializzandi italiani, l’Ufficio di Presidenza Confederale è stato invitato a partecipare in data odierna al Comitato Centrale della FNOMCeO al fine di discutere le principali criticità del sistema di formazione specialistica italiano.
Dopo aver ribadito l’irrinunciabilità di alcuni principi cardine della formazione specialistica, quali la partecipazione guidata da tutori alla totalità delle attività pratiche, la graduale assunzione di responsabilità dello specializzando, la non sostitutività del personale di ruolo, la rotazione programmata all’interno delle strutture che compongono la rete formativa della scuola di specializzazione e la necessità di un rigoroso sistema di valutazione sia delle competenze acquisite che della qualità della formazione offerta, l’Ufficio di Presidenza Confederale ha evidenziato le principali criticità dell’attuale sistema di formazione specialistica. In particolare è stata sottolineata la necessità e l’urgenza di determinare i reali fabbisogni di medici, specialisti e tutti gli altri operatori che operano all’interno del SSN con una prospettiva di lungo corso che tenga conto dei profondi mutamenti a cui sta andando incontro l’assistenza sanitaria. Allo stesso modo i percorsi di formazione pre- e post- laurea devono essere programmati per consentire lo sviluppo di conoscenze e competenze, tecniche e non, che siano realmente rispondenti ai bisogni di salute della popolazione.
Se, come auspicato, una riforma del sistema di formazione medica è all’orizzonte, FederSpecializzandi si propone quale interlocutore della FNOMCeO e di tutti gli altri attori coinvolti nel processo che porterà a tale riforma.
L’Ufficio di Presidenza Confederale