Comunicato stampa intersindacale – 22 luglio 2013

Sciopero sanità: adesioni al 70%
Grande successo dello sciopero di 4 ore dei dirigenti medici, veterinari, sanitari, amministrativi, tecnici e professionali del Servizio sanitario nazionale e dei medici in formazione specialistica.
La percentuale dei partecipanti, al netto del personale in ferie e di quello comandato, ha superato il 70% garantendo comunque le prestazioni urgenti e indifferibili.

Ringraziamo tutti i medici ed i dirigenti che hanno dimostrato, con questa alta adesione, di aver compreso e condiviso le ragioni della protesta. Il che non si può dire del Ministro dell’Economia e dei dirigenti del suo Ministero che non hanno trovato tempi e modi per dimostrare attenzione e rispetto nei confronti dei professionisti che hanno animato un civile sit-in sotto le loro finestre, incontrando una loro delegazione.

Auspichiamo, ora, che le istituzioni così fortemente chiamate in causa dall’unanime malcontento espresso dall’agitazione, vogliano dare risposte agli operatori sui principali motivi dello sciopero.

In particolare attendiamo:
– politiche di salvaguardia e rilancio di un servizio sanitario pubblico e nazionale che in maniera strisciante sta tagliando quantità e qualità dei servizi
– la fine di un abuso di contratti atipici che ha creato un precariato di lunga durata per giovani medici impegnati in settori fondamentali quali il pronto soccorso e i trapianti, unica alternativa offerta loro rispetto alla fuga dal Paese che vanifica anche l’investimento formativo,
– un cambio di paradigma del sistema formativo dei medici pre e post laurea, con la piena partecipazione del SSN e la rottura di anacronistici, e fallimentari, monopoli
– il miglioramento delle condizioni di lavoro negli ospedali, peggiorate da un feroce ed indiscriminato blocco del turnover che determinerà nei prossimi 4 anni una carenza di circa 30.000 medici necessari al funzionamento dei Servizi Ospedalieri e Territoriali,
– risposte legislative chiare e risolutive al tema della responsabilità professionale ed al suo corollario di polizze assicurative sempre più gravose dal punto di vista economico e sempre più povere di tutele efficaci
– il termine al 2013 dei blocchi alla contrattazione imposti dai governi precedenti, attraverso l’apertura di una stagione contrattuale finanziata dai vecchi CCNL, e non dalla spesa pubblica.

Costretti a scioperare per l’indifferenza dimostrata nei confronti dei problemi posti dalla categoria, auspichiamo che la Politica sia capace di recepire il segnale di allarme e difendere insieme il servizio sanitario pubblico ed il valore sociale del lavoro di chi è deputato a tutelare un bene costituzionalmente protetto. Chi può, e deve, agisca ora anche per evitare di incattivire una situazione al limite del tollerabile attraverso un blocco a tempo indeterminato del diritto a negoziare le condizioni di lavoro per migliorare qualità e sicurezza delle cure.

ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – UIL FPL SPTA – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – UGL MEDICI – FEDERSPECIALIZZANDI


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