Legge di Stabilità. FederSpecializzandi “Il maxiemendamento del Governo fornisce una risposta inadeguata alle criticità della formazione specialistica: le risorse stanziate rischiano di essere insufficienti a garantire la sostenibilità del sistema nei prossimi anni”

FederSpecializzandi ritiene che l’ulteriore stanziamento di 30 milioni di euro nel 2014 e di 50 milioni di euro a partire dal 2015, contenuto nel maxi-emendamento al Disegno di Legge di Stabilità su cui il Governo ha deciso di porre il voto di fiducia alla Camera dei Deputati, fornisca una risposta inadeguata alle gravi criticità della formazione specialistica medica. Questo stanziamento, pur fornendo una piccola boccata di ossigeno per il sistema (1200 nuovi contratti di specializzazione nel 2014da sommarsi ad una previsione di 2000-2500 contratti e circa 2000 contratti aggiuntivi dal 2015), deve necessariamente essere affiancato ad altre misure che consentano un tempestivo allineamento del numero di nuovi contratti di specializzazione rispetto al numero di laureati in medicina.

Ricordiamo che nell’anno 2014, gli aspiranti specializzandi o corsisti del corso specifico in medicina generale saranno circa 7500-8000, mentre, sommando il numero di nuovi contratti di specializzazione stanziati con la Legge di Stabilità (3200-3700) al numero di posti nel corso specifico di medicina generale (circa 900) e ai contratti regionali di formazione specialistica (circa 500), si arriva ad un ammontare complessivo di 4600-5100 posti di formazione post-laurea. Conseguentemente migliaia di medici rimarrano fuori dal sistema formativo e saranno costretti ad un ruolo professionale marginale nel nostro Paese, magari in attesa di un posto di specializzazione in un sistema in cui la competizione appare destinata ad aggravarsi, oppure ad emigrare all’estero per completare la propria formazione.

In questo senso anche lo stanziamento di 50 milioni a partire dal 2015 appare poco più di un palliativo. Se i numeri fra laureati in medicina e i posti per la formazione post-laurea non vengono tenuti costantemente allineati, nel 2015 concorreranno per scuole di specializzazione mediche e per il corso specifico in medicina generale le migliaia di medici che non accederanno, nel prossimo anno accademico al sistema della formazione medica post-laure, in aggiunta agli oltre 8000 laureati previsti per l’anno 2014.
Per poter garantire un futuro formativo e professionale a tutti i laureati in medicina, la formazione specialistica, in cui chiediamo che venga inserita a pieno titolo anche la formazione in medicina generale, necessita di una programmazione economica nel lungo termine che stanzi con anticipo le risorse necessarie a far fronte ad un aumento del numero di laureati destinato a superare, nei prossimi 4 anni, il 50%. Invece un profondo disallinemanto del sistema con gravi ripercussioni per tutti gli anni a venire, dopo le prime avvisaglie registrare nello scorso concorso, appare un ipotesi probabile a partire dal 2014.

Pertanto chiediamo con forza che il Governo si impegni a reperire nelle prossime settimane le risorse necessarie per finanziare 6000 nuovi contratti nell’anno 2014. In questo senso, la proposta avanzata in queste settimane di ricorrere a Fondi europei strutturali e non, merita certamente un approfondimento, ma deve essere fatta chiarezza sulla sua effettiva percorribilità a partire dal 2014. Lo stesso dicasi per una riforma del sistema previdenziale dei giovani medici, richiesta a più riprese da tutte le sigle associazionistiche fra cui proprio FederSpecializzandi che da sempre sostiene e porta avanti questa proposta, ma mai realmente presa in considerazione dalle istituzioni politiche.
Sottolineiamo, infatti, la profonda incertezza in cui sono stati gettati migliaia di aspiranti specializzandi che, a pochi mesi dal concorso di specializzazione, non sono a conoscenza delle tempistiche con cui questo si svolgerà e, fatto ben più grave, per quanti posti e con quali modalità d’esame concorreranno. Ribadiamo quindi la necessità di emanare tempestivamente il nuovo regolamento del concorso di accesso alle scuole di specializzazione e di fornire notizie chiare sulle reali possibilità di stanziare ulteriori contratti oltre a quelli previsti con la Legge di Stabilità, in modo da consentire agli aspiranti specializzandi di pianificare il proprio futuro formativo.

Infine, intendiamo ringraziare i Deputati (un particolare ringraziamento va a Donata Lenzi e Filippo Crimì) e i Senatori che, in questi mesi, si sono spesi per il futuro delle giovani generazioni di medici avviando una battaglia parlamentare e presentando numerosi emendamenti, sia al Senato che alla Camera, volti a reperire le risorse necessarie per risolvere la grave insufficienza di fondi destinati alla formazione specialistica. Prendiamo nuovamente atto che le politiche a sostegno di giovani e istruzione universitaria rimangono per il Governo uno slogan utile per talk show televisivi e conferenze stampa. Tuttavia quando si tratta di tradurre la retorica in atti politici concreti e talvolta coraggiosi, allocando le risorse non infinite dello Stato in settori che dovrebbero essere considerati strategici, sistematicamente si preferisce distribuire risorse a pioggia, o peggio privilegiando entità, gruppi o corporazioni che non dovrebbero essere destinatarie di finanziamenti pubblici, di fatto non fornendo risposte efficaci e definitive ad alcun problema che interessa le giovani generazioni.


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