Incontro fra le Associazioni emiliane di specializzandi confederate a FederSpecializzandi e i vertici della sanità della Regione Emilia Romagna

Al centro dell’incontro il carente finanziamento delle borse per le Scuole di Specializzazione in area medica a livello Nazionale e Regionale e la riattivazione dell’Osservatorio Regionale per la formazione medico specialistica

Incontro FederSpecializzandi - Regione Emilia Romagna

Il 5 maggio, una delegazione di ASMO – FedeSpecializzandi Modena e     AsSpeBo – FederSpecializzandi Bologna composta da Giuseppe Licitra, Cristiano Di Gioia e Viviana Storbini ha incontrato l’Assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia Romagna Dott. Carlo Lusenti , Il Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali Dott. Tiziano Carradori ed il loro staff, per discutere del carente finanziamento delle borse per le Scuole di Specializzazione in area medica a livello Nazionale e Regionale e per promuovere la riattivazione dell’Osservatorio Regionale per la formazione medico specialistica.

Durante l’incontro sono stati presentati i seguentidati sulle coperture finanziarie stanziate ad oggi dal Ministero dell’Istruzione (MIUR) ed in aggiunta dalle Regioni :

– Fondi ministeriali stanziati per il 2014: copertura di circa 2300/2500 borse;

– Fondi ministeriali aggiuntivi grazie allo stanziamento della Legge di stabilità 2014: 30 milioni nel 2014 pari a circa 1200 borse aggiuntive; 50 milioni nel 2015 pari a circa 2000 borse, 50 milioni nel 2016 pari a circa 2000 borse.

– Fondi per formazione MMG 2014: copertura di circa 900/950 borse;

– Fondi regionali aggiuntivi 2014: copertura ancora non nota; se fosse in linea con quella degli ultimi anni ammonterebbe a circa 500/600 borse.

– Numero di borse totale: dalle 4000 alle 4200 borse (per Scuole di specialità) + 900 borse (dedicate alla formazione della Medicina Generale).

– In Emilia Romagna le borse finanziate dal Ministero sono circa 450 all’anno, mentre 25 sono quelle finanziate dal Fondo Sanitario Regionale.

Sulla base di questa fotografia che delinea una copertura  economica largamente insufficiente, sono state portate all’attenzione numerose altre considerazioni di contesto:

1) La costante diminuzione delle borse disponibili per le Specializzazioni mediche: 5000 nel 2012; 4500 nel 2013; ad oggi 4000/4200 per il 2014.

2) L’aumento degli ingressi alla Facoltà di Medicina: circa 10500 sia 2013 sia nel 2014. Nel 2013 in virtù dei ricorsi vinti si é arrivati a quasi 14000 iscritti. Da non dimenticare è poi il proporzionale aumento dei laureati nei prossimi anni, che supereranno ben presto quota 10000/anno. Quest’anno concorreranno circa 7500/8000 laureati.

3) L’alto fabbisogno Regionale degli specialisti espresso dalle singole Regioni : circa 8500 unità annue.

4) L’impennata dei pensionamenti previsti nei prossimi 10 anni medici dipendenti e convenzionati: 48% occupati in regime di dipendenza dal SSN e dalle Università; 62% MMG, 58% PLS, 55% Specialisti convenzionati.

In riferimento a questa situazione che vede fortemente preoccupata FederSpecializzandi, insieme alla folta schiera di colleghi che concorreranno per il prossimo concorso di accesso alle scuole di specializzazione, è stato richiesto un impegno fattivo rispetto all’aumento delle borse ministeriali fino ad una quota di 6000 unità già a partire da quest’anno. Rispetto alla dimensione regionale, è stato invece ipotizzato l’utilizzo di fondi aggiuntivi partendo o dal Fondo Sanitario Regionale o dal Fondo Sociale Europeo (come già fatto dalla Campania con la Delibera n.19 del 7/02/2014), sulla base di un’attenta programmazione che miri a soddisfare le reali esigenze della Sanità Regionale e dunque dei suoi cittadini.

L’Assessore Lusenti e il Direttore Generale Carradori in risposta alla nostra analisi, premettendo che la situazione desta molta inquietudine anche a livello delle istituzioni regionali, hanno trattato dal loro punto di vista alcuni nuclei tematici fondamentali, facendo tra l’altro alcune proposte concrete. Nel merito hanno espresso:

La necessità di una revisione di tutto l’impianto formativo a partire dai criteri d’accesso al Corso di Laurea in Medicina ed alle Scuole di Specialità, passando per la problematica del numero di accessi messi a disposizione per gli studenti al Corso di Laurea e per gli specializzandi, la relativa durata dei corsi e la tipologia dei piani formativi. Il tutto in un’ottica non solo di sussistenza ma di crescita del SSN, mutuando dove possibile l’esperienza dei migliori modelli europei declinati alla realtà italiana e tarati su una programmazione puntuale.

L’esigenza di costruire e potenziare una rete formativa locale (Strutture Ospedaliere e Territoriali) con obblighi e prerogative specifiche, che in armonia con le istituzioni universitarie sia capace di formare ed assorbire prima i medici in formazione e poi i neospecialisti.

La volontà di incrementare in prospettiva il numero di borse regionali (attraverso il Fondo Sanitario Regionale) ma solo dopo un attento riesame dei concetti di autonomia e responsabilità dello specializzando negli ultimi anni dell’iter formativo, nel pieno rispetto della normativa vigente. A riguardo è in fase d’apertura un tavolo di confronto con gli Atenei della Regione, per definire questi aspetti ed aprire eventualmente ad un riorientamento di risorse che possa “ancorare” lo specializzando alle AUSL, in un’ottica di turnover con il personale destinato al pensionamento e di ingresso progressivo nelle realtà aziendali, almeno negli ultimi anni di formazione. Affinchè la regione Emilia Romagna si impegni in questo investimento risulterebbe fondamentale però che il capitale umano fosse vincolato a prestare servizio entro i confini della stessa, una volta specializzato, e che la tipologia di borse offerte rispecchi il reale fabbisogno espresso dall’ente. Essendo questo un tema delicato, che necessita di approfondimento e presenta a nostro avviso alcune criticità, FederSpecializzandi ha richiesto di essere un interlocutore privilegiato.

L’impossibilità sostanziale rispetto l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo (FSE), in primis perché il finanziamento della Regione Emilia Romagna è molto più esiguo rispetto a quanto stanziato per le regioni del mezzogiorno; in secondo luogo in quanto questo tipo di investimento è appannaggio dell’Assessorato alla Scuola ed alla formazione professionale e dunque svincolato del tutto dal capitolo sanitario.

L’impegno ad unire le forze con le altre Regioni, per ribadire con forza al Governo l’esigenza di un aumento ulteriore delle borse per le Scuole di specializzazione medica, affinchè si punti quantomeno ai 5000 posti che il MIUR è riuscito a finanziare fino al 2012.

Nell’ambito di questo incontro, i rappresentanti di FederSpecializzandi hanno poi colto l’occasione per chiedere lumi rispetto allo scioglimento dell’Osservatorio Regionale per la formazione medico specialistica ormai risalente alla fine del 2012. Tale organo, istituito dal D.L. 368/99, ha la funzione di definire i criteri di rotazione nelle diverse strutture della rete regionale e di verificare lo standard di attività assistenziali dei medici in formazione sulla base del pieno rispetto dell’ordinamento didattico della scuola, del piano formativo individuale del Medico Specializzando e dell’organizzazione delle strutture sede di formazione. L’Assessore Lusenti a riguardo ha rassicurato rispetto al fatto che tutti e quattro gli Atenei regionali hanno completato l’iter di adeguamento organizzativo dettato dalla Legge Gelmini. Sono state dunque create le strutture di raccordo tra i Dipartimenti utili a consentire l’elezione del nuovo Presidente dell’Osservatorio Regionale. L’Assessore si è dunque impegnato personalmente a favorire la ricostituzione di tale organo, nel più breve tempo possibile.

FederSpecializzandi auspica che in merito alla richiesta di un ulteriore aumento della copertura economica ministeriale a favore delle borse di specialità, si passi dalle promesse ai fatti. Esprime soddisfazione poi in quanto manterrà un contatto diretto con le istituzioni regionali per consolidare un confronto proficuo e costruttivo rispetto alle proposte fatte per l’ambito locale. Sarà nostra cura infine approfondire con l’Assessorato di competenza la questione del potenziale finanziamento attraverso il Fondo Sociale Europeo. L’attenzione rimarrà altissima da parte nostra e vi terremo aggiornati rispetto a qualsiasi novità.


Pubblicato

in

da