Voto studenti Erasmus. FederSpecializzandi insoddisfatta dalle decisioni del governo

“Negato a migliaia di studenti italiani, fra cui molti medici in formazione specialistica, il diritto costituzionale al voto. Il Governo tenga conto anche degli specializzandi che effettuano un periodo di studio all’estero al di fuori dei programmi comunitari”

FederSpecializzandi esprime insoddisfazione rispetto alla decisione assunta dal Consiglio dei Ministri di negare agli oltre 25000 studenti Erasmus italiani, fra cui molti medici in formazione specialistica, la possibilità di partecipare al voto delle prossime elezioni politiche dall’estero.

Di fatto, tale decisione priva moltissimi giovani, impossibilitati principalmente dalle ingenti spese economiche del viaggio, dell’esercizio di un proprio diritto costituzionale. La posizione del governo appare inoltre in contrasto con l’appello, lanciato nei giorni scorsi dall’Unione Europea, in cui veniva sottolineato come “gli studenti all’estero non dovrebbero essere svantaggiati e la loro mobilità non deve essere disincentivata. Gli studenti dovrebbero essere trattati esattamente come i soldati in missione e gli insegnanti all’estero”.
In tal senso, non sembra convincente il dubbio di costituzionalità sollevato dal Governo, secondo il quale “selezionare unicamente gli studenti Erasmus, escludendo tutti gli altri soggetti che si trovano all’estero per ragioni di studio, ma senza una borsa Erasmus, come nuova categoria di elettori temporanei […] contrasterebbe con i principi di partecipazione democratica, eguaglianza ed effettività del diritto di voto previsti dalla Costituzione”. La normativa attuale, infatti, già attribuisce la possibilità di esercitare il diritto di voto per corrispondenza esclusivamente ad alcune categorie di soggetti quali “gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all’estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali; i dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all’estero per motivi di servizio e i professori e ricercatori universitari”.
Invitiamo inoltre il Governo a tenere in debita considerazione la peculiare situazione di centinaia di specializzandi italiani che si trovano all’estero non nell’ambito del programma Erasmus, ma grazie ad accordi fra le singole università. Questi giovani medici sono, infatti, ulteriormente penalizzati dall’impossibilità di accedere alle tariffe aeree agevolate garantite invece agli studenti Erasmus.
Pertanto, sulla scia di quanto avviene in molti altri Paesi dell’Unione Europea, FederSpecializzandi auspica che nei prossimi giorni il Governo riveda la decisione assunta e metta in atto le misure necessarie per consentire a tanti giovani italiani di partecipare ad un momento di straordinaria importanza per la vita del nostro Paese.

L’Ufficio di Presidenza Confederale


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