15 maggio 2013 Lettera aperta al Governo sulla situazione degli specializzandi non medici sanitari

Egregi Presidente della Repubblica, del Consiglio e Ministri tutti,

apprezziamo con entusiasmo le proposte volte da parte del Governo alle giovani generazioni in prospettiva alla riapertura di spiragli nel mondo del lavoro e quindi alla possibilità di creare nuova occupazione. Auspichiamo che queste iniziative non si traducano nel favorire esclusivamente i giovani sino al 34esimo anno dì età, ma guardi oggi anche a quelli che da ieri ne hanno compiuto 35, 36, 37 e via dicendo.

Siamo tutti vittime di una programmazione politica mancata nel settore dell’Alta Formazione e del Lavoro ed è perciò ora necessario attivare iniziative che consentano un’opportunità di assunzione per tutti, non soltanto per i giovanissimi. Il problema dell’occupazione non dipende dall’età anzi, a 35 anni e più si accavalla l’esigenza di potersi staccare dalla famiglia d’origine e poter avere la propria indipendenza.

Con la presente desideriamo pertanto sottoporre alla Vostra attenzione questa lettera aperta a segnalare una situazione oramai ben nota, al fine di trovare insieme una soluzione perché siano estesi agli specializzandi “non medici” i medesimi diritti già spettanti ad uno specializzando medico, così come regolamentati nel “contratto di formazione specialistica”.

Quando il legislatore italiano ha recepito la normativa europea, è stato previsto, SENZA delega del legislatore comunitario, che il diritto ai contratti di formazione specialistica fosse esclusivamente riservato agli specializzandi medici, senza curarsi di estenderlo a quelli non medici (biologi, chimici, fisici, farmacisti, odontoiatri, psicologi, veterinari e lauree equipollenti), fino ad arrivare ad una insostenibile situazione asimmetrica nel diritto.

La discriminazione ben si evince già dallo sommario spartiacque fra medici e non medici che individua la professione medica come l’unica meritevole del diritto al contratto di formazione specialistica, relegando la categoria dei non medici ad una minore dignità, fino a non prevedere i medesimi contratti di formazione.

Gli specializzandi non medici si trovano pertanto ad essere discriminati, contro di essi un vero e proprio “comportamento di razzismo di categoria” semplicemente per il fatto di avere una laurea diversa da quella in Medicina e Chirurgia che ad arbitrio è stata investita di maggiori diritti e tutele.

Inoltre appare compromesso l’ascensore sociale e lo sbocco occupazionale di chi non ha reddito sufficiente per intraprendere un percorso specialistico spesso fuori dalla propria residenza, che mediamente dura 5 anni dopo la laurea e prevede una dura selezione d’ingresso.

Possiamo raccontarvi si aggiungono, a tutto ciò, gli “abusi” da parte di direttori e docenti universitari di un vero e proprio sfruttamento degli specializzandi non medici sanitari che li vedono nei laboratori diagnostici e nelle attività assistenziali, coprire orari e giornate spettanti a quello che dovrebbe essere il personale universitario e delle aziende sanitarie, avente contratto.
Arrivano a timbrare il badge o a dover firmare l’orario di ingresso e di uscita, vengono inibite spesso agli specializzandi eventuali attività alternative svolte allo scopo di auto sostenersi, così come vengono fatti loro problemi per giornate di ferie, trasferimenti a università più vicine alla loro residenza e, nel caso delle ragazze, anche per la maternità.

Sottolineiamo che il problema dell’occupazione nel contesto sanitario senza specializzazione non è “esclusivo” dei medici, ma anche dei non medici sanitari. La stessa specializzazione inoltre non garantisce la scontata assunzione. Basta vedere quanti medici specializzati, dopo aver preso la prima specializzazione, non trovando lavoro, si interessano a perseguire una seconda Scuola di specializzazione per mantenere lo status di specializzando con un contratto di formazione che è molto spesso più alto e duraturo di un contratto di lavoro od un assegno di ricerca e che si assicura per altri ben 5-6 anni. L’ingresso al mondo del lavoro è reso infatti rigido dal blocco del turnover e dal fatto che numerose regioni sono in piano di rientro e quindi hanno le assunzioni bloccate. Il fenomeno è quello di un abuso di contratti atipici e precari.

A tal proposito, si fa notare che per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca è previsto che la borsa di studio, ai posti di concorso assegnata, possa essere data soltanto una volta. Ci si può poi riscrivere ad un secondo, terzo e quanti ancora si voglia, corsi di dottorato ma senza borsa di studio. Questo vale anche per i dottorati attivati dalle facoltà di medicina e chirurgia.

E’ insindacabile che la situazione degli specializzandi sanitari non medici debba essere risolta con equi diritti ed equo trattamento economico dei medici specializzandi.

Premesso ciò, desideriamo evidenziarVi che giace alla Camera una proposta di legge dell’On. Francesco Sanna, volta all’equiparazione dello status giuridico ed economico degli specializzandi non medici che afferiscono alle scuole di specializzazione di area sanitaria:

è il DDL n. C. 285, il cui iter non è ancora iniziato.

Ci appelliamo ad un Vostro autorevole intervento.

Confidando fiduciosi in un riscontro,

Vi porgiamo i nostri più distinti saluti.

Il gruppo FB: “Biologi e “Non Medici Sanitari” Specializzandi: Legge per i contratti”

Coordinamento Nazionale:
Fondatore:
Elisabetta
Caredda (Dottore di Ricerca Neuroscienze, Masterizzata in
Comunicazione Pubblica e Politica – CA) elisabettacaredda@gmail.com

Amministratori:
Daniela Maiello (Biologa Spec.ta Biochimica Clinica – NA) wippy80@hotmail.it
Carmelo Migliorisi (Biologo spec.to Biochimica Clinica – PA) carmelomigliorisi@gmail.com
Giovanni Marcì (Biologo, Dottore di Ricerca in Fisiopatologia, spec.to in Patologia Clinica – CT) giovannimarci@hotmail.it
Gloria Reggiani (Biologa spec.da in Scienze dell’Alimentazione e nutrizione clinica – SS) gloriareggiani@yahoo.it
Faustina Barbara Cannea (Biologa spec.ta Genetica Medica – CA) faustinabarbara@tiscali.it
Simone Maccaferri (Dottore di ricerca in Biotecnologie – Past President ANBI – BO) s.maccaferri@gmail.com
Marco Bertolini (Fisico Spec.to e Dirigente Fisica Medica – A.O. RE) marco.bertolini@asmn.re.it
Marco Favetta (Dottore di ricerca e Spec.do Fisica Medica – Rappresentante specializzandi fisica medica AIFM – CT) marco.favetta@gmail.com
Paolo Serra (Dirigente. Farmacia Ospedaliera e referente SIFO per le Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera) plsrr@hotmail.com
Cristiano Alicino (Medico spec.do Scuola di specializzazione in
Igiene e Medicina Preventiva – Presidente Nazionale FederSpecializzandi – GE) presidente@specializzandi.org
Luca Buonaiuto (Medico spec.do Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale – Presidente FederSpecializzandi Napoli) luca.buonaiuto@hotmail.it
Nicola Cillara (Medico spec.to Chirurgia Generale – CA) ncillara@gmail.com

Cagliari, 15 maggio 2013


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