Il giudizio degli specializzandi deve incidere nel percorso di valutazione delle Scuole di Specializzazione

A seguito di numerose richieste, a partire scorso luglio sono stati diffusi agli Atenei i decreti di accreditamento delle Scuole di Specializzazione in area medica: dopo un periodo di valutazione da parte dell’Osservatorio Nazionale durato mesi, si è vagliato l’accreditamento pieno per 1110 scuole che hanno presentato domanda, mentre 125 scuole hanno ricevuto un accreditamento provvisorio e 53 scuole hanno presentato livelli qualitativi “insufficienti”, non ottenendo l’accreditamento.

L’attuazione dei sistemi di valutazione dettati dal DIM 402/2017 ha dato una svolta di oggettività nella valutazione delle scuole, anche se limitata al “contenitore”: pur con margini di miglioramento, la valutazione, infatti, indaga gli standard strutturali fondamentali, la capacità assistenziale e i requisiti scientifici e disciplinari che devono essere garantiti per tutti coloro che si iscrivono.

Ma non basta: è inutile infatti avere reparti con buoni volumi o strutture d’eccellenza se poi non vi si ruota e se i tutor della rete formativa non seguono gli specializzandi.

Per questo da sempre proponiamo l’introduzione di un aggiuntivo accreditamento “di contenuto”, ovvero didattico-formativo, che permetta di valutare le Scuole non soltanto dal punto di vista di volumi di assistenza e di erogazione delle prestazioni (condizione necessaria, ma non sufficiente), ma anche dal punto di vista dell’effettiva certificazione delle competenze nei confronti degli specializzandi, della disponibilità dei servizi, dei periodi in rete formativa o all’estero, dei diritti di malattia, maternità, orario di lavoro, e anche dei doveri di dover raggiungere determinati standard di autonomia.

Un primo segnale di recepimento delle nostre istanze si è concretizzato con l’istituzione del questionario di soddisfazione degli specializzandi dello scorso inverno che ha permesso un primo concreto e istituzionale feedback di valutazione da parte dei protagonisti delle scuole di specializzazione e ai quali, incredibilmente, fino ad ora era sempre stata negata l’espressione di giudizio.

Finalmente, l’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica, organo di cui facciamo parte, ha vagliato un questionario di 84 domande e tramite il Cineca è stato sottoposto a tutti gli specializzandi che, anche se non obbligati, sono stati caldamente invitati a rispondere in forma anonima.

QUI potete trovare l’approfondimento che avevamo preparato a gennaio 2019 e il fac-simile del testo originale.

Il risultato, a nostro giudizio, è stato eccezionale: quasi 17.000 colleghi, su circa 25.000 hanno espresso il proprio parere e la propria valutazione sulla scuola che frequentano, sottolineando la voglia di entrare a far parte in prima persona dell’iter di miglioramento della propria formazione e soprattutto convinti di quanto il giudizio degli specializzandi fosse fondamentale per avere un quadro completo dell’offerta erogata da una scuola che si apprestava ad essere sottoposta ad accreditamento.

Per garantire al massimo l’anonimato e la significatività statistica, dall’Osservatorio sono stati presi in considerazione solamente i questionari che hanno ricevuto risposta da almeno 4 specializzandi per Scuola.

Purtroppo, nonostante le nostre insistenze, non essendo stato il questionario compilato da tutti gli specializzandi e non avendo quindi avuto copertura completa con conseguente giudizio universale per ogni Scuola (ce ne sono alcune in cui nessuno specializzando ne ha preso visione, ma entro il passaggio di anno del 2019 tutti dovranno aver compilato l’anagrafica), per quest’anno non è stato utilizzato come elemento di valutazione e non è entrato nel merito finale dell’accreditamento.

Tuttavia, con l’impegno dei nostri rappresentanti in Osservatorio è stata lasciata traccia del parere degli specializzandi nei decreti di accreditamento. In calce alle delibere di quelle Scuole che hanno avuto giudizio negativo da parte degli specializzandi compare questa frase:  

“Ferma restando la valutazione degli standard, dei requisiti e degli indicatori di performance, espressa dall’Osservatorio nazionale per le motivazioni di cui in premessa ai fini dell’adozione della succitata proposta di accreditamento per l’A.A. 2018/2019, si rappresenta che, dall’analisi delle opinioni degli specializzandi iscritti alla Scuola, rilevate tramite questionario di valutazione, sono emerse talune criticità, rispetto alle quali l’Osservatorio nazionale si riserva ulteriori approfondimenti, anche tramite site visit. A tal proposito si invita l’Ateneo ad adottare le azioni di competenza finalizzate al continuo miglioramento della qualità della Scuola”.

Avevamo richiesto che i Ministeri pubblicassero in un unico prospetto queste informazioni fondamentali; purtroppo, però, la nostra richiesta non è stata accolta.

E allora, grazie alla nostra rete di rappresentanti e sostenitori, siamo riusciti a raccogliere i giudizi negativi di tutte le Scuole di Specializzazione di Italia inseriti nei decreti di accreditamento diffusi agli Atenei (pubblicati in parte anche da altre sigle) e a ricostruirne il quadro completo, incrociando le informazioni dirette riguardo le scuole che hanno ricevuto nuovi contratti per l’ultima edizione del Concorso Nazionale.

Il risultato vede 105 scuole giudicate non sufficienti sull’aspetto formativo: 43 di area chirurgica, 40 di area medica e 22 dell’area dei servizi.

Ci teniamo a sottolineare quanto questo sia un risultato sottostimato rispetto alla totalità dei voti negativi, dato che dal computo sono state escluse le scuole che non hanno ricevuto l’accreditamento o i contratti.

È stato un lavoro certosino che ha richiesto un impegno lungo e trasversale e solo quando finalmente tutti gli atenei renderanno pubblici gli accreditamenti saremo in grado di perfezionare quanto riportato.

Riteniamo in ogni caso che per dare il giusto peso a questo passaggio storico, con il quale finalmente si inizia a raccogliere istituzionalmente la voce degli specializzandi, sia fondamentale la massima trasparenza, per informare tutti coloro che anche in un futuro rischiano di scegliere una Scuola al buio.

Ci auguriamo inoltre che queste prime informazioni possano stimolare seriamente un processo di miglioramento qualitativo: lo scopo del questionario NON è infatti quello di stigmatizzare certe Scuole bollandole negativamente, ma è quello di far emergere disagi concreti da parte degli specializzandi e risolvere insufficienze formative.

Ci è stato positivamente segnalato che diverse Scuole hanno già avviato confronti con tutti gli specializzandi, risolvendo alcune criticità legate, ad esempio, all’organizzazione delle rotazioni o alla pianificazione delle attività didattiche.

Vi invitiamo pertanto a segnalarci tutte quelle situazioni in cui, invece, questi risultati abbiano generato inaccettabili ritorsioni nei confronti dei medici in formazione.

FederSpecializzandi continuerà sempre sollecitare le istituzioni affinché tutti gli accreditamenti raggiungano la luce del sole: la pubblicazione del giudizio dei medici in formazione specialistica non è altro che il primo step per fare in modo che la nostra esperienza formativa abbia finalmente un impatto concreto nel miglioramento della qualità delle Scuole di Specializzazione.

Clicca sul link sottostante per il file in formato PDF contentente l’elenco delle Scuole che hanno riportato un giudizio negativo da parte degli specializzandi.

ELENCO SCUOLE


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