Un emendamento alla legge di bilancio cita testualmente “i medici specializzandi già a partire dal primo anno di corso sono chiamati a concorrere allo svolgimento della profilassi vaccinale alla popolazione”. Inserisce la vaccinazione all’interno del percorso formativo in modo obbligatorio, senza considerare se il medico in questione sia un chirurgo, un anestesista o un medico del lavoro. Perché di medici si tratta, nel pieno del loro percorso formativo di tipo specialistico.
La formazione del presente e futuro personale del Servizio Sanitario è stata bruscamente interrotta dall’arrivo della pandemia: futuri gastroenterologi hanno sacrificato il loro periodo di endoscopia per lavorare nei reparti COVID, futuri ortopedici si sono trovati sale chirurgiche drammaticamente ridotte insieme alla possibilità di crescere nel proprio percorso. Sappiamo che è stato inevitabile e ci siamo sempre prodigati nell’emergenza, ma è impossibile non ammettere che tutto questo non può reggere a lungo.
Lavoro e crescita professionale viaggiano su binari paralleli: è inaccettabile constatare che per il Ministero dell’Università e della Ricerca siamo nuovamente soltanto studenti e per il Ministero della Salute ancora personale a costo zero.
Il Ministro Manfredi ha dichiarato che “il riconoscimento dei Crediti è stato deciso dall’Osservatorio della Formazione Medica, di cui fanno parte anche gli Specializzandi”, chiaramente confondendo tale organo con la Conferenza dei Presidi, invece interpellata.
L’Osservatorio Nazionale per la Formazione Medica Specialistica ha ricevuto una mera comunicazione di una decisione già presa: non ha votato o deliberato in merito . Inoltre, in tale sede, i Rappresentanti delle Associazioni di Medici in formazione Specialistica presenti (ALS, FederSpecializzandi, SIGM) si sono espressi fortemente contrari a questo uso indiscriminato dei Medici Specializzandi , richiedendo tutele da parte dell’Organo deputato a garantirle.
La posizione dei Medici Specializzandi in Osservatorio è stata chiaramente a favore della tutela del percorso formativo. L’Osservatorio stesso, tuttavia, ha scelto di rinunciare al proprio ruolo di monitoraggio della formazione, non esprimendosi neppure sulla scelta di non essere stato
consultato.
ALS, FederSpecializzandi e SIGM congiuntamente chiedono venga fatta chiarezza, che ci sia quindi un nuovo confronto su questo tema, e che il Ministro rettifichi immediatamente ció che ha dichiarato.
Non si finga di aver interpellato i Medici Specializzandi: quando si decide del loro futuro è necessario farlo per davvero.
ALS Fattore 2a – Associazione Liberi Specializzandi
FederSpecializzandi – Associazione Nazionale dei Medici in Formazione Specialistica
SIGM – Segretariato Italiano Giovani Medici