La Confederazione Nazionale delle Associazioni dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi) esprime profondo disappunto e ribadisce la sua ferma contrarietà all’emendamento approvato in data 4 aprile 2012 dal Senato della Repubblica che sottopone a tassazione le borse di studio il cui importo superi gli 11.500€ anni. La norma, infatti, appare fortemente penalizzante per i medici in formazione specialistica che, oltre a percepire un trattamento economico fra i più bassi in Europa, utilizzano una parte importante della propria borse di studio per adempiere ad oneri di carattere professionali e universitari (iscrizione all’Ordine dei Medici Chirurghi, quota A ENPAM, tassazione universitaria)e formativo (acquisto di libri e altro materiale didattico, iscrizione a congressi).
In questo contesto, preme ancora una volta sottolineare come i medici in formazione specialistica, a fronte della purtroppo variegata qualità della formazione ricevuta, contribuiscano in maniera determinante al buon funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale, supplendo, sempre più spesso, alle enormi carenze di personale in cui versano i Policlinici Universitari italiani.In tal senso, il tentativo di far cassa sulle spalle degli specializzandi appare ancor più grave
e, pertanto, inaccetabile.
FederSpecializzandi auspica che alla ripresa del dibattito parlamentare sulla “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2012, n.16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di
efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”, gli Onorevoli Deputati sanino questa situazione di profonda ingiustizia.
Comunichiamo comunque con soddisfazione che siamo riusciti a far presentare un emendamento in Commissione VI (Finanze) della Camera dei Deputati che va ad abrogare l’emendamento del Senato.
Stiamo nel frattempo facendo pressione presso i Ministeri competenti affinché, con il loro interessamento, facciano passare l’emendamento proposto.
In caso contrario, FederSpecializzandi esorta i colleghi specializzandi all’astensione dalle attività lavorative nella prossima settimana e convoca una manifestazione nazionale a Roma per la giornata del 18 p.v., data dell’approvazione del testo in Plenaria alla Camera.
L’Ufficio di Presidenza Confederale