FederSpecializzandi ritiene estremamente grave quanto verificatosi durante il Concorso Nazionale per l’accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica, svoltosi dal 28 al 31 ottobre 2014: l’“inversione delle prove” tra Area Medica e Area dei Servizi, dovuta secondo il MIUR e il CINECA a un errore tecnico/informatico, ha comportato l’annullamento delle suddette prove per 11.242 aspiranti specializzandi, determinando un gigantesco disservizio nei confronti di migliaia di candidati, di cui FederSpecializzandi condivide lo sdegno, e pregiudicando la buona riuscita del primo concorso nazionale di accesso alle Scuole di Specializzazione che doveva essere ispirato ai principi della più totale trasparenza e della valutazione meritocratica delle competenze dei candidati.
FederSpecializzandi chiede, in primo luogo, che il Ministro si esprima direttamente sull’accaduto, non con un semplice comunicato informativo, ma offrendo i dovuti chiarimenti rispetto a questa grave noncuranza che doveva e poteva essere facilmente evitata. E’, infatti, necessario che siano individuate con chiarezza le modalità e le responsabilità che hanno portato a questo gravissimo errore. Inoltre, si ritiene, indispensabile, che tutti coloro che avevano la responsabilità politica ed organizzativa del corretto svolgimento del concorso nazionale traggano le dovute conseguenze di quanto accaduto. Ricordiamo, infatti, che il Ministero competente ha avuto a disposizione diversi mesi per allestire questo primo concorso nazionale e, in numerose occasioni, è stato richiamato alla necessità di prestare massima attenzione agli aspetti organizzativi, sia dal Parlamento sia dalle associazioni di categoria, che avevano offerto la più totale collaborazione per la sua ottimale riuscita.
Si richiede, altresì, che il Ministero e il CINECA garantiscano ai canditati il giusto risarcimento per le ulteriori spese che dovranno sostenere per la ripetizione della prova d’esame e per il gravissimo disagio subito.
FederSpecializzandi ritiene che la priorità attuale debba essere garantire la conclusione del Concorso nel modo quanto più trasparente, corretto ed equo possibile. La proposta del MIUR di ripetere le due prove interessate dall’errore, per quanto non cancelli in alcun modo la gravità dell’accaduto, appare l’unica percorribile al fine di evitare l’annullamento e la ripetizione di tutto il Concorso, eventualità che determinerebbe ulteriori e più gravi disagi.
FederSpecializzandi, infine, ritiene che un concorso nazionale di accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica, costruito sulla valutazione trasparente delle conoscenze e competenze cliniche dei candidati, rappresenti il migliore strumento disponibile per la selezione dei futuri specialisti. Pertanto, il verificarsi di problematiche logistiche e organizzative, attribuibili a errori, facilmente evitabili, commessi dalle istituzioni chiamate a garantire il corretto svolgimento del concorso, non devono in alcun modo mettere in discussione un concorso basato sui suddetti principi.