Comunicato di FederSpecializzandi sulla manovra finanziaria

Federspecializzandi esprime seria preoccupazione per i contenuti riguardanti la sanità presenti nel DL 78/10 che il governo è in procinto di approvare.

Fra le norme alle quali le associazioni e i sindacati di categoria si stanno già opponendo, Federspecializzandi pone la sua attenzione soprattutto su quelle che ostacolano l’ingresso nel mondo del lavoro dei Medici in Formazione Specialistica per 10 anni a venire, mettendo in seria difficoltà tanto i giovani professionisti, quanto il SSN, già in carenza di organico.

Il Decreto Legge prevede infatti il “blocco del turn over fino al 2014 e razionamento del personale”; potrà essere sostituito, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, solo un medico ogni cinque che vanno in pensione fino al 31 dicembre 2011, e un medico ogni due dal 1 gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2014. Dal 1 gennaio 2015 il numero delle assunzioni non potrà superare quello delle unità cessate nell’anno precedente.

Sono previste inoltre la riduzione del 50% dei medici a tempo determinato, a convenzione, a contratto di collaborazione e dell’8O% delle consulenze.
A decorrere dal 2011 le amministrazioni potranno infatti avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009. Dal 1 gennaio 2011 saranno ridotte le consulenze dell’8O%.

Tutto questo in totale contrasto con quello che sta succedendo invece per l’ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia (aumento dei posti a numero chiuso): il risultato sarà una sovrasaturazione del sistema, ci saranno molti più laureati di quelli che il SSN ha intenzione di assorbire e molti dei nostri miglior medici saranno costretti a emigrare all’estero per poter trovare lavoro, regalando alle nazioni estere le nostre capacità professionali e i milioni di euro che lo Stato ha investito per formarli.

Per tali motivi Federspecializzandi aderisce allo sciopero nazionale della dirigenza del SSN indotto dalle associazioni e dai sindacati di categoria per il 19 luglio.

L’Ufficio di Presidenza Confederale


Pubblicato

in

, ,

da